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martedì 16 febbraio 2016

8 marzo 2016

La violenza è figlia dell'ignoranza e dell'intolleranza, della paura e dei pregiudizi. 
Affrontare la violenza di genere, è un cammino culturale che attraversa l'intera società, dalla scuola al mondo del lavoro, anche se il luogo più fragile in cui le donne cadono vittima della violenza di genere, è la casa, il cosiddetto focolare domestico.

Anche quest'anno l'Ufficio Cultura del Comune di Cernusco sul Naviglio offre riflessioni e spunti attraverso dei "momenti culturali", consapevole che il lavoro va ben oltre l'evento dell'8 marzo. 
Ogni giorno, ogni ora, bisogna operare contro la violenza di genere, e contro la violenza tutta.

martedì 26 gennaio 2016

30/1/2016 Filanda: Scuola e disabilità (Conferenza)


29/01/2016 Contaminazioni d'arte - Adolfo Wildt

Venerdì 29/01/2016 alle ore 21.00 nella Sala conferenze “R. Camerani” della Biblioteca Civica – Via Fatebenefratelli, si terrà il primo appuntamento della Rassegna “Contaminazioni d’Arte”:

 Adolfo Wildt: inquietudini impresse nel marmo – Relatore Claudia Torriani

Poetico, inquieto e misterioso, coltissimo ed estremo, anche nel virtuosismo. Soprattutto estraneo alla propria contemporaneità, tanto da non essere capito e per questo dimenticato. Forse perché Adolfo Wildt (Milano, 1868-1931), pur nel suo essere scultore pienamente figurativo, esclude la natura, la disgrega in forme artificiali, in ritagli anatomici e meccanici, grazie a una lavorazione del marmo che lo fa sembrare avorio, creando un effetto di smaterializzazione che ha alimentato una leggenda di maestria tecnica. Wildt è fuori dal suo tempo e certo più vicino al nostro :“È in quest’assenza di successione e consequenzialità, nello spessore di un tempo più complesso e profondo di quello lineare della tradizione, nell’intreccio di molteplicità del senso, che si rivela ora, al di là del moderno, la corrispondenza di Wildt con il contemporaneo” ( Paola Mola).

lunedì 23 novembre 2015

26/11 Barbablù 2.0 - dalla parte delle donne

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, l'amministrazione comunale propone alla cittadinanza uno spettacolo teatrale che affronta con lo stile della prosa contemporanea la tematica della violenza sulla donne...

“Barbablù 2.0” 
teatro contro la violenza domestica 

Scarnificare la propria anima per riannodarne le fila onde poterne tessere una personalità “rigenerata” e purificata attraverso il filtro di un travaglio esistenziale indotto. Sono questi alcuni degli aspetti posti sotto la lente analitica dello spettacolo “Barbablù 2.0 – I panni sporchi si lavano in casa” che debutterà in prima assoluta sabato 11 aprile alle ore 20.30 presso il Cinema Teatro di Chiasso. Uno spettacolo  di Teatro civile  prodotto da Teatro in Mostra, con Laura Negretti ed Alessandro Quattro, per la regia di Eleonora Moro e  la drammaturgia di Magdalena Barile.

Un teatro di riflessione, che con lo stile della prosa contemporanea  trasporta lo spettatore  nel mondo “dell’ apparentemente tranquillo” inducendolo ad attraversare i meandri introspettivi della violenza domestica, in particolare la violenza perpetrata ai danni delle donne che ne sono vittime inconsapevoli perché indotte da un meccanismo di sottile perversione psicologica ad annichilire ogni consapevolezza finanche emozionale.


“La tematica affrontata in questo spettacolo– ha affermato Laura Negretti che ne è la protagonista- interessa dal punto di vista di chi vuole fare teatro civile.  Viene affrontata la piaga della violenza domestica e non solo dal punto di vista fisico, ma da quello psicologico. Per farlo siamo partiti da una favola che è quella che tutti conoscono di ‘Barbablù’ e da questo archetipo della favola abbiamo scardinato gli elementi per ambientarlo ai giorni nostri, nella ricca Provincia  del Nord. L’atmosfera creatasi è quella dell’happy family, dove tutto è apparentemente bello, però si percepiscono delle inquietudini… lui ha già avuto altre mogli, la prima era una violinista, la seconda  era troppo bella ad aveva un atteggiamento troppo seduttivo nei confronti degli altri uomini, e così la terza la quarta… La moglie attuale ha sempre appoggiato le spiegazioni del marito finchè non si scopre che….Ciò che emerge dallo spettacolo  è la distruzione di sé come essere umano, l’uomo ha annichilito la donna ne ha fatto “tabula rasa” rimuovendone tutte le parti precedenti e l’ha trasformata in un guscio vuoto” ha concluso la Negretti.