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giovedì 14 febbraio 2013

Teatro solidale


“INDIGNARSI NON BASTA”:
DAL 22 FEBBRAIO AL VIA GLI SPETTACOLI
DELLA NUOVA RASSEGNA TEATRALE 

Malattia, solitudine, finanza e droga. Sono i temi al centro dei quattro spettacoli teatrali che tra il 22 febbraio ed il 31 maggio si terranno alla Casa delle Arti alle 21 nell’ambito della rassegna  teatrale “Indignarsi non basta”.
Il via la prossima settimana con “Il ritratto della salute” di Mattia Fabris e Chiara Stoppa. Lo spettacolo narra di una malattia vista attraverso gli occhi di una ragazza giovane. E’ la stessa interprete a raccontare al pubblico la sua vera esperienza con una semplicità disarmante attraverso la quale dimostra come delle terapie e della sofferenza si può anche parlare guardandosi negli occhi.
Il secondo appuntamento è in programma il 22 marzo con “La Molli – Divertimento alle spalle di Joyce”. Al centro dello spettacolo, messo in scena da Arianna Scommegna per la regia di Gabriele Vacis, una donna che racconta in un monologo intenso, irrefrenabile, senza punteggiatura e senza fiato una vita di solitudine e insoddisfazione come fosse una partitura incompiuta.
Il 20 aprile, invece, toccherà a “Finanza killer” con Fabrizio De Giovanni per la regia di Felice Cappa: un’occasione per riflettere sulla crisi in cui siamo immersi a livello mondiale, sulle responsabilità e sulle possibili via d’uscita.  
A chiudere la kermesse sarà “Stupefatto” di e con Fabrizio Di Giovanni e tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Enrico Comi. Lo spettacolo mette in scena le controversie e le problematiche legate al mondo della droga e scardina alcuni luoghi comuni diffusi soprattutto tra i giovanissimi: 
“smetto quando voglio”, “la canna fa meno male delle sigarette” o ancora “lo faccio una volta sola… per provare”.
Dei quattro spettacoli, il cui biglietto d’ingresso è di cinque euro, i primi due saranno messi in scena dalla Compagnia Atir, gli altri dalla Compagnia Itineraria.

“Indignarsi non basta” è un vero e proprio progetto che parte dal coinvolgimento di professionisti che lavorano in Italia e all’estero ma che vogliono costruire nella propria città un laboratorio culturale, a partire dal teatro, che include esperienze e competenze di cui il nostro territorio è ricco. Nel mese di maggio, nel corso della rassegna,  saranno infatti rappresentati anche due spettacoli dell’associazione MA MI MO’ che da qualche anno tiene corsi di formazione di teatro e regia. Gli stessi “studenti” saranno coinvolti, prima di ogni spettacolo, in incontri con gli attori e registi per un confronto diretto. Dal prossimo marzo l’idea dell’Assessorato alle Culture è inoltre quella di svolgere questi incontri  nei bar della città che daranno la propria disponibilità ad aprire i propri locali per un “caffè teatrale”. L’idea, in estrema sintesi, è quella di creare spazi e incontri culturali che coinvolgano più persone possibile per rendere sempre più viva la creativa la nostra città.

Teatro solidale
“INDIGNARSI NON BASTA”
- Programma degli spettacoli -

Venerdì 22 febbraio, Casa delle Arti, via De Gasperi 5, ore 21
IL RITRATTO DELLA SALUTE
Compagnia ATIR

Chissà com’è essere malati? Malati di tumore? Un giorno me lo chiesi. E poi…
Quando i medici mi dissero che avevo pochi mesi di vita iniziai a pensare a cosa dire ai miei amici, alle persone care, per un degno saluto. Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto, era meglio stare meglio, era meglio vivere no? E… ad ogni modo, ora, dopo molto più che pochi mesi, sono qui. In piedi, con una storia da raccontare.

Venerdì 22 marzo, Casa delle Arti, via De Gasperi 5, ore 21
LA MOLLI -  Divertimento alle spalle di Joyce
Compagnia ATIR

Sono confidenze sussurrate, confessioni bisbigliate quelle della Molli. Il monologo di Molly Bloom che conclude l’Ulisse di Joce dal quale Gabriele Vacis – che ne è anche regista – e Arianna Scommegna prendono le mosse, del quale colgono le suggestioni e con il quale continuano a dialogare per tutto lo spettacolo calando il personaggio in una quotidianità dalle sonorità milanesi e traslando il testo in una trama di riferimenti culturali, storie e canzoni che hanno il sapore del nostro tempo.

Sabato 20 aprile, Casa delle Arti, via De Gasperi 5, ore 21
FINANZA KILLER
Compagnia Itineraria

Il fenomeno della finanziarizzazione ha separato l’economia dalla realtà produttiva: i più alti profitti non li realizza chi produce beni e servizi ma chi viaggia sulle rotte virtuali della speculazione finanziaria. Una finanza killer! Ma ci sono uomini e donne, comunità e popoli che dicono “Non con i nostri soldi! Non in nostro nome!”

Venerdì 31 maggio, Casa delle Arti, via De Gasperi 5, ore 21
STUPEFATTO
Compagnia Itineraria

Drogarsi o non drogarsi, questo è il dilemma! Ai giovanissimi viene correttamente insegnato che la droga fa male e “nuoce gravemente alla salute”. Loro, crescendo, vedono amici che si divertono usando droghe. Risultano più estroversi e allegri. E qui l’amletico dubbio si insinua nei loro pensieri. Crederanno agli amici? Oppure le giuste raccomandazioni dei genitori avranno la meglio?


La “Compagnia Itineraria”


La Compagnia teatrale ITINERARIA nasce nel 1994 a Cologno Monzese e da subito concentra le proprie produzioni sul filone del TEATRO CIVILE. “Voci dalla Shoah”, un recital che raccoglie le testimonianze di Goti Bauer, Liliana Segre e Nedo Fiano, sopravvissuti del campo di sterminio di Auschwitz, apre la strada alle successive produzioni del filone storico: “Dove è nata la nostra Costituzione” che intreccia le biografie di quattro padri costituenti con gli eventi che portarono alla nascita della nostra carta fondamentale;  “La vergogna e la memoria” che affronta il periodo  che va dalla genesi del fascismo alla lotta di Resistenza;  “Bambini esclusi” prodotto in collaborazione con UNICEF sulla condizione dell’infanzia nel mondo; “Mia terra, patria mia” che ancora una volta dà voce a chi voce non ha, affrontando la situazione Palestinese.

“H2Oro”, spettacolo sul tema del diritto all’acqua, ha segnato una svolta nella modalità teatrale della Compagnia, con una messinscena a metà tra il teatro civile e l’inchiesta giornalistica, in cui la varietà dei linguaggi e degli strumenti porta lo spettatore a prendere coscienza della situazione indignandosi e al contempo divertendosi.

Sulla scia di “H2oro” sono nati poi “Q.B. Quanto Basta” sulla riduzione dei consumi”, “Identità di carta” sul razzismo e la condizione dei migranti, fino a “Tre con una mano sola” dalla biografia del pittore Bruno Carati, tetraplegico che senza l’uso delle mani e delle gambe giuda la propria automobile, incredibile a dirsi, con la bocca.

Nella stagione 2011-2012 ITINERARIA ha organizzato la tournée teatrale dello spettacolo “Mistero Buffo” girando l’Italia al fianco dei due grandi Maestri del nostro teatro Dario Fo e Franca Rame.

La “Compagnia ATIR”
  
Il 16 maggio 1996 sette giovani neo-diplomati della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano fondano ATIR Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca. Di questi, sei ancora oggi sono soci della compagnia composta oggi da 14 soci e da 20 soci sostenitori.

Nello statuto dell’associazione è delineato chiaramente e con semplicità quello che è stato per tutti questi 15 anni il filo rosso che ha unito e tenuto insieme gli associati e che nel tempo hanno dato forza e riconoscimento al lavoro:

"L'Associazione intende porsi come libero centro di Ricerca per un nuovo modo di fare e diffondere il teatro nella società, al fine di rivitalizzarlo, puntualizzandone le specificità di fronte a Cinema e televisione, e al fine di ravvivare nella gente il senso della sua irrinunciabile importanza… Al centro dell’attività dell’associazione si pongono la produzione e la distribuzione di spettacoli teatrali. L'Associazione intende altresì promuovere lo studio e la divulgazione dell'arte teatrale, intesa come libera espressione dell'individuo nel tessuto sociale, con particolare attenzione alle Scuole e a luoghi socialmente svantaggiati…"

Fin dalla sua fondazione la direzione artistica di ATIR è affidata a Serena Sinigaglia. Il gruppo è nato con l’intento di costruire e mantenere una propria autonomia artistica e organizzativa, per un teatro che sia semplice, diretto, chiaro, energico, privo di ermetismi o retorica; un teatro che sia dentro la realtà, dentro al tempo, spunto di riflessione dell’oggi: un teatro popolare di qualità.

Da sempre ATIR ha promosso e sviluppato ogni anno diversi tipi di laboratori con la consapevolezza che il lavoro e la conoscenza sul palco sono gli strumenti più importanti per sviluppare la propria creatività e far crescere una nuova generazione di artisti.

Nel 2007 dopo undici anni di nomadismo fra sale di prova, teatri, residenze e festival a Milano e in Italia, ATIR ha sentito l’urgenza e il bisogno di trovare un luogo dove fermarsi. E così, dopo aver partecipato e vinto un bando pubblico del comune di Milano, ottiene in gestione il Teatro Ringhiera in via Boifava, zona sud di Milano.

Molte sono le attività proposte in teatro: una stagione ricca di ospitalità e di nuove produzioni della Compagnia, campus teatrali per bambini, laboratori per diversamente abili, adolescenti, anziani, attori. Ogni anno si organizza un festival monotematico giunto nel 2012 alla sua settima edizione. Inoltre il teatro è a disposizione come location per qualsiasi tipo d’iniziativa (spettacoli, sfilate, pubblicità, film).

Nel giugno 2012 il Teatro Ringhiera ha vinto il Premio Hystrio per la sua attività.



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