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venerdì 21 marzo 2014

Torna "Indignarsi non basta" il 25 marzo e il 4 aprile

La rassegna di teatro  civile “Indignarsi non basta” torna la prossima settimana, dopo la vittoria del bando Cariplo con il Centro Teatrale Mamimò e l'assegnazione del gelso d'oro a Fabrizio De Giovanni, tra i promotori della rassegna,  a dimostrazione che il percorso iniziato nel 2012 sta segnando la storia culturale della nostra città. Questa rassegna di teatro civile che potremmo chiamare anche teatro d’impegno e della memoria, nasce dalla convinzione che il teatro possa e debba raccontare il nostro tempo con tutte le contraddizioni e le problematiche come ad esempio la crisi economica, la violenza contro le donne, i pregiudizi e gli stereotipi di genere, la lotta contro la mafia, l’etica della legalità, la difesa ambientale e così via. Attraverso il teatro – conclude l’Assessore - si può infatti far rivivere fatti ed emozioni risvegliando il desiderio di conoscere, riflettere e ricordare pensando al nostro vivere comune.

Martedì 25 marzo alle ore 21, alla Casa delle Arti per uno spettacolo gratuito dal titolo “Die Beste Freundin” messo in Centro Teatrale Mamimò. Protagoniste Ninì e Blandine che, in uno spettacolo di teatro nel teatro, mettono in scena il cabaret tedesco degli anni ’20 e ’30 del Novecento accompagnate dalla fisarmonica del “melodioso, modulato e musicante” MannMann. Si tratta di quel cabaret berlinese che permise la nascita tanto della femme fatale, poi ripresa al cinema, quanto della donna trasgressiva, spudorata e ribelle che si oppone al Regime conquistando il pubblico di entrambi i sessi. Link per maggiori info

Venerdì 4 aprile alle ore 21, sempre alla Casa delle Arti è in programma un altro spettacolo gratuito della rassegna:
Gli anni della peste” con Fabrizio Gatti. E’ la storia di un giornalista infiltrato e di un killer della ‘ndrangheta che al suo battesimo con la pistola non ha il coraggio di uccidere. Il giornalista insegue la via dell’eroina a Milano mentre il killer diventa un testimone al maxiprocesso contro la ‘ndrangheta al Nord. E’ così che Fabrizio Gatti, con la sua testimonianza in prima persona, fa scoprire al pubblico la mafia della porta accanto.


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