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domenica 19 gennaio 2014

Memoria e resistenza: massima allerta

E' recente la morte del criminale nazista Erich Priebke, 11 ottobre 2013, pianificatore ed esecutore dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, in cui furono ammazzate 335 italiani, ripeto 335, perseguendo la logica perversa di 10 italiani uccisi per 1 tedesco ucciso. Seguì la scandalosa gestione dei funerali, con una salma che nessuno voleva tra i piedi, tranne i pietosi frati Lefevriani di Albano Laziale (scomunicati da papa Wojtila e riabilitati da papa Ratzinger). La salma rappresenta per certi versi un passato che molti vorrebbero cancellare sotto l'egida della conciliazione e delle grandi alleanze, ma il passato c'è, ed è ingombrante. E i suoi echi si rifrangono nelle diffuse e crescenti manifestazioni neofasciste che si svolgono nel nostro Paese, così come – del resto – in Francia, in Germania, in Ungheria, in Belgio, in tante altre nazioni europee. Rigurgiti che passano nelle strade d'Europa e si rifletteranno nelle elezioni europee, come Marine Le Pen ha già evidenziato in Francia. Ecco perché il 27 gennaio è una data importante, il giorno della Memoria. A Cernusco il 25/1 ci saranno 2 iniziative, in Biblioteca e alla Casa delle Arti, e una mostra fotografica dal 18/1. 
Le iniziative che ogni anno l’Amministrazione mette in campo, attraverso la musica, il teatro e le
testimonianze storiche, hanno l’obiettivo di fornire strumenti d’informazione e conoscenza in modo da realizzare una sensibilità che faccia da antidoto, ora più che mai e nel futuro, a qualsiasi forma di totalitarismo e di negazione dei fondamentali diritti umani per rendere la memoria un elemento vivo. Le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo, evitando la retorica commemorativa della ‘celebrazione’ che produce semplificazione e banalizzazione.

Vedi locandina

Cos'è il 27 gennaio
Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz e liberarono i pochi superstiti rimasti nel campo di concentramento: fu così che il mondo  scoprì la tragedia dell’Olocausto. L’Italia riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, come "Giorno della Memoria" per ricordare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Per ricordare quelli eventi e per far in modo che tutto di quanto successo non accada mai più, con l’Assessorato alle Culture, in occasione del giorno della Memoria ho organizzato insieme all'ANPI in città tre iniziative.

Mostra "Oltre quel muro"  La resistenza nel campo di Bolzano 1944-1945 
Prende il via il 18 gennaio e si concluderà il 2 febbraio, la mostra “Oltre quel Muro” che sarà allestita in Biblioteca e che sarà possibile visitare negli orari di apertura della struttura di via Cavour. La mostra ripercorre, attraverso immagini dell’epoca, la Resistenza nel campo di concentramento di Bolzano a cavallo tra il 1944 e il 1945. Nel lager della città altoatesina furono deportate circa 9.500 persone mentre furono alcune centinaia quelle che presero parte ad una Resistenza fatta “senza armi” fuori e dentro il campo.

Convegno "Ero in campo ... e ora sono nel vento"
Alle 15 in Biblioteca si terrà il convegno dal titolo che evoca la celebre canzone "Auschwitz" di Francesco Guccini in cui saranno ospiti l’allenatore Renzo Ulivierilo storico Sergio Giuntini,
il giornalista Lello Gurrado Michele Papagna dell’Associazione Altropallone, che attraverseranno un viaggio tra memoria e attualità nel mondo dello sport.

I                            
Se questo è un uomo
Alle 21 alle Casa delle Arti saliranno sul palco la Bardaro Clarinettes Ensemble e la Corale Santa Cecilia che si esibiranno in “Se questo è un uomo”. Nel corso dello spettacolo, basato sulla lettura di brani tratti dall’omonimo romanzo di Primo Levi, saranno eseguiti musiche e canti della tradizione ebraica.

Antifascismo come bisogno contemporaneo
Il 18 gennaio, l'ANPI insieme ad altre associazioni europee (leggi articolo) per discutere sull'ondata di destra che attraversa l'Europa, sotto forma di neofascismo e nazionalismo, razzismo e xenofobia, violenza ed aggressioni. Per chi ama la democrazia e il benessere globale dell'umanità, deve restare nella massima allerta !

Altre iniziative dell'ANPI

"Fazzoletti dei Deportati”
Anche quest’anno, nei giorni tra il 21 e il 27 gennaio, sarà riproposta l’iniziativa dei “Fazzoletti dei Deportati” in collaborazione con l’Aned e l’Amministrazione Comunale. Saranno tanti i commercianti che esporranno in vetrina il fazzoletto a righe con il triangolo rosso, triste ma significativo simbolo della deportazione. Iniziativa che ci piacerebbe estendere anche a qualche società sportiva che domenica 26 gennaio potrebbe scendere in campo facendo indossare ai propri capitani il fazzoletto dei deportati.

Sabato 1 febbraio ore 16,00 in Biblioteca, presentazione del libro Dalla parte del nemico” di Roberta Cairoli con la presenza dell’autrice a cura della Libera Università delle Donne e la partecipazione di ANPI

Domenica 2 febbraio, ore 16,00 presso La Filanda. Il volo di Sara, una favola per raccontare la Shoah ai bambini. A cura dell’associazione Talenti in circolo.    

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