“INDIGNARSI
NON BASTA”:
DAL
22 FEBBRAIO AL VIA GLI SPETTACOLI
DELLA
NUOVA RASSEGNA TEATRALE
Malattia, solitudine, finanza e droga. Sono i temi al centro
dei quattro spettacoli teatrali che tra il 22 febbraio ed il 31 maggio si
terranno alla Casa delle Arti alle 21 nell’ambito della rassegna teatrale “Indignarsi non basta”.
Il via la prossima settimana con “Il ritratto
della salute” di Mattia Fabris e Chiara Stoppa. Lo spettacolo narra di una
malattia vista attraverso gli occhi di una ragazza giovane. E’ la stessa
interprete a raccontare al pubblico la sua vera esperienza con una semplicità
disarmante attraverso la quale dimostra come delle terapie e della sofferenza
si può anche parlare guardandosi negli occhi.
Il secondo appuntamento è in programma il 22
marzo con “La Molli – Divertimento alle spalle di Joyce”. Al centro dello
spettacolo, messo in scena da Arianna Scommegna per la regia di Gabriele Vacis,
una donna che racconta in un monologo intenso, irrefrenabile, senza
punteggiatura e senza fiato una vita di solitudine e insoddisfazione come fosse
una partitura incompiuta.
Il 20 aprile, invece, toccherà a “Finanza
killer” con Fabrizio De Giovanni per la regia di Felice Cappa: un’occasione per
riflettere sulla crisi in cui siamo immersi a livello mondiale, sulle
responsabilità e sulle possibili via d’uscita.
A chiudere la kermesse sarà “Stupefatto” di e
con Fabrizio Di Giovanni e tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Enrico
Comi. Lo spettacolo mette in scena le controversie e le problematiche legate al
mondo della droga e scardina alcuni luoghi
comuni diffusi soprattutto tra i giovanissimi:
“smetto quando voglio”, “la canna fa meno male delle sigarette” o ancora “lo faccio una volta sola… per provare”.
“smetto quando voglio”, “la canna fa meno male delle sigarette” o ancora “lo faccio una volta sola… per provare”.
Dei quattro spettacoli, il cui biglietto
d’ingresso è di cinque euro, i primi due saranno messi in scena dalla Compagnia
Atir, gli altri dalla Compagnia Itineraria.
“Indignarsi non basta” è un vero e proprio
progetto che parte dal coinvolgimento di professionisti che lavorano in Italia
e all’estero ma che vogliono costruire nella propria città un laboratorio
culturale, a partire dal teatro, che include esperienze e competenze di cui il
nostro territorio è ricco. Nel mese di maggio, nel corso della rassegna, saranno infatti rappresentati anche due
spettacoli dell’associazione MA MI MO’ che da qualche anno tiene corsi di
formazione di teatro e regia. Gli stessi “studenti” saranno coinvolti, prima di
ogni spettacolo, in incontri con gli attori e registi per un confronto diretto.
Dal prossimo marzo l’idea dell’Assessorato alle Culture è inoltre quella di
svolgere questi incontri nei bar della
città che daranno la propria disponibilità ad aprire i propri locali per un
“caffè teatrale”. L’idea, in estrema sintesi, è quella di creare spazi e
incontri culturali che coinvolgano più persone possibile per rendere sempre più
viva la creativa la nostra città.
Teatro
solidale
“INDIGNARSI
NON BASTA”
- Programma degli spettacoli -
IL RITRATTO DELLA SALUTE
Compagnia ATIR
Chissà com’è essere malati? Malati di tumore? Un
giorno me lo chiesi. E poi…
Quando i medici mi dissero che avevo pochi mesi di
vita iniziai a pensare a cosa dire ai miei amici, alle persone care, per un
degno saluto. Poi decisi che era meglio alzarsi dal letto, era meglio stare
meglio, era meglio vivere no? E… ad ogni modo, ora, dopo molto più che pochi
mesi, sono qui. In piedi, con una storia da raccontare.
Venerdì 22 marzo, Casa delle Arti, via De Gasperi 5,
ore 21
LA MOLLI
- Divertimento alle spalle di Joyce
Compagnia ATIR
Sono confidenze sussurrate, confessioni bisbigliate
quelle della Molli. Il monologo di Molly Bloom che conclude l’Ulisse di Joce
dal quale Gabriele Vacis – che ne è anche regista – e Arianna Scommegna
prendono le mosse, del quale colgono le suggestioni e con il quale continuano a
dialogare per tutto lo spettacolo calando il personaggio in una quotidianità
dalle sonorità milanesi e traslando il testo in una trama di riferimenti
culturali, storie e canzoni che hanno il sapore del nostro tempo.
Sabato 20 aprile, Casa delle Arti, via De Gasperi 5,
ore 21
FINANZA KILLER
Compagnia Itineraria
Il fenomeno della finanziarizzazione ha separato
l’economia dalla realtà produttiva: i più alti profitti non li realizza chi
produce beni e servizi ma chi viaggia sulle rotte virtuali della speculazione
finanziaria. Una finanza killer! Ma ci sono uomini e donne, comunità e popoli
che dicono “Non con i nostri soldi! Non in nostro nome!”
Venerdì 31 maggio, Casa delle Arti, via De Gasperi
5, ore 21
STUPEFATTO
Compagnia Itineraria
Drogarsi o non drogarsi, questo è il dilemma! Ai
giovanissimi viene correttamente insegnato che la droga fa male e “nuoce
gravemente alla salute”. Loro, crescendo, vedono amici che si divertono usando
droghe. Risultano più estroversi e allegri. E qui l’amletico dubbio si insinua
nei loro pensieri. Crederanno agli amici? Oppure le giuste raccomandazioni dei
genitori avranno la meglio?
La
“Compagnia Itineraria”
La Compagnia teatrale ITINERARIA nasce nel
1994 a Cologno Monzese e da subito concentra le proprie produzioni sul filone
del TEATRO CIVILE. “Voci dalla Shoah”, un recital che raccoglie le
testimonianze di Goti Bauer, Liliana Segre e Nedo Fiano, sopravvissuti del
campo di sterminio di Auschwitz, apre la strada alle successive produzioni del
filone storico: “Dove è nata la nostra Costituzione” che intreccia le biografie
di quattro padri costituenti con gli eventi che portarono alla nascita della
nostra carta fondamentale; “La vergogna
e la memoria” che affronta il periodo
che va dalla genesi del fascismo alla lotta di Resistenza; “Bambini esclusi” prodotto in collaborazione
con UNICEF sulla condizione dell’infanzia nel mondo; “Mia terra, patria mia”
che ancora una volta dà voce a chi voce non ha, affrontando la situazione
Palestinese.
“H2Oro”, spettacolo sul tema del diritto
all’acqua, ha segnato una svolta nella modalità teatrale della Compagnia, con
una messinscena a metà tra il teatro civile e l’inchiesta giornalistica, in cui
la varietà dei linguaggi e degli strumenti porta lo spettatore a prendere
coscienza della situazione indignandosi e al contempo divertendosi.
Sulla scia di “H2oro” sono nati poi “Q.B.
Quanto Basta” sulla riduzione dei consumi”, “Identità di carta” sul razzismo e
la condizione dei migranti, fino a “Tre con una mano sola” dalla biografia del
pittore Bruno Carati, tetraplegico che senza l’uso delle mani e delle gambe
giuda la propria automobile, incredibile a dirsi, con la bocca.
Nella stagione 2011-2012 ITINERARIA ha
organizzato la tournée teatrale dello spettacolo “Mistero Buffo” girando
l’Italia al fianco dei due grandi Maestri del nostro teatro Dario Fo e Franca
Rame.
La
“Compagnia ATIR”
Il 16 maggio 1996 sette giovani neo-diplomati
della Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano fondano ATIR Associazione
Teatrale Indipendente per la Ricerca. Di questi, sei ancora oggi sono soci
della compagnia composta oggi da 14 soci e da 20 soci sostenitori.
Nello statuto dell’associazione è delineato
chiaramente e con semplicità quello che è stato per tutti questi 15 anni il
filo rosso che ha unito e tenuto insieme gli associati e che nel tempo hanno
dato forza e riconoscimento al lavoro:
"L'Associazione intende porsi come
libero centro di Ricerca per un nuovo modo di fare e diffondere il teatro nella
società, al fine di rivitalizzarlo, puntualizzandone le specificità di fronte a
Cinema e televisione, e al fine di ravvivare nella gente il senso della sua
irrinunciabile importanza… Al centro dell’attività dell’associazione si pongono
la produzione e la distribuzione di spettacoli teatrali. L'Associazione intende
altresì promuovere lo studio e la divulgazione dell'arte teatrale, intesa come
libera espressione dell'individuo nel tessuto sociale, con particolare
attenzione alle Scuole e a luoghi socialmente svantaggiati…"
Fin dalla sua fondazione la direzione
artistica di ATIR è affidata a Serena Sinigaglia. Il gruppo è nato con
l’intento di costruire e mantenere una propria autonomia artistica e
organizzativa, per un teatro che sia semplice, diretto, chiaro, energico, privo
di ermetismi o retorica; un teatro che sia dentro la realtà, dentro al tempo,
spunto di riflessione dell’oggi: un teatro popolare di qualità.
Da sempre ATIR ha promosso e sviluppato ogni
anno diversi tipi di laboratori con la consapevolezza che il lavoro e la
conoscenza sul palco sono gli strumenti più importanti per sviluppare la
propria creatività e far crescere una nuova generazione di artisti.
Nel 2007 dopo undici anni di nomadismo fra
sale di prova, teatri, residenze e festival a Milano e in Italia, ATIR ha
sentito l’urgenza e il bisogno di trovare un luogo dove fermarsi. E così, dopo
aver partecipato e vinto un bando pubblico del comune di Milano, ottiene in
gestione il Teatro Ringhiera in via Boifava, zona sud di Milano.
Molte sono le attività proposte in teatro:
una stagione ricca di ospitalità e di nuove produzioni della Compagnia, campus
teatrali per bambini, laboratori per diversamente abili, adolescenti, anziani,
attori. Ogni anno si organizza un festival monotematico giunto nel 2012 alla
sua settima edizione. Inoltre il teatro è a disposizione come location per
qualsiasi tipo d’iniziativa (spettacoli, sfilate, pubblicità, film).
Nel giugno 2012 il Teatro Ringhiera ha vinto
il Premio Hystrio per la sua attività.
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