“Sciogliere il nodo della violenza di genere. Percorsi di formazione e azioni condivise per rafforzare la rete territoriale”.
Questo il progetto che il Comune di Cernusco potrà realizzare anche grazie al finanziamento di 8.800 euro ottenuto partecipando al bando “Progettare la parità in Lombardia”. Il progetto, dal costo complessivo di circa 20.000 euro (la parte non finanziata dalla Regione sarà messa a disposizione dal Comune) prevede iniziative di divulgazione, campagne informative e percorsi formativi come convegni, seminari tematici, prodotti di informazione e comunicazione, formazione e molto altro ancora per proseguire nel percorso, avviato negli ultimi anni, della lotta agli stereotipi e alle discriminazioni di genere. Sono molto soddisfatta che la Regione abbia approvato questo progetto che ci permette di mettere a sistema le molte azioni che abbiamo realizzato nel corso di questi anni sul tema della violenza di genere. Come spesso ho dichiarato l’obiettivo da perseguire è di creare contemporaneamente servizi di tutela e di accoglienza per le donne vittime della violenza e un’azione culturale da rivolgere principalmente alle giovani generazioni perché, purtroppo, il fenomeno riguarda anche loro: è di questi giorni un atto tremendo di un uomo nei confronti della sua findanzata di 19 anni, ora in fin di vita. Occorre rendere protagonisti i ragazzi per costruire consapevolezza e sconfiggere la violenza sul nascere toccando le corde profonde della relazione uomo donna, nutrendola di concetti come rispetto,uguaglianza e amore.
Il progetto, che durerà otto mesi, coinvolge la Polizia locale, i Servizi sociali, l'Asl, l'Azienda Ospedaliera, le scuole e le associazioni che operano sul territorio. Tre gli obiettivi: consolidare e strutturare la rete dei servizi e di intervento oggi esistenti (come, per esempio, lo Sportello Donna), fornire una formazione specifica per gli operatori della Polizia Locale, per i docenti dell’Itsos e del I° Istituto Comprensivo, dei servizi sociali e sanitari e delle associazioni di volontariato e, infine, effettuare un percorso di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne rivolto a settore scolastico al fine di "smascherare" e portare alla luce i linguaggi, i comportamenti ed i meccanismi che riproducono forme di violenza. Previsto, inoltre, anche la costituzione di gruppi di auto-aiuto cui le donne vittime di violenza vogliono raccontare e condividere la propria esperienza personale. Tra i tanti interventi sarà realizzata una pagina web per seguire tutte le attività del progetto ed in cui saranno inseriti video, foto ed altre informazioni al fine di raggiungere il maggior numero possibile di persone.
Nel progetto, in particolare, saranno coinvolte l’Associazione Blimunde che gestisce lo Sportello Donna che si occuperà, insieme all’Associazione UDI “Donnedioggi” della formazione, mentre la Caritas e il Cav avranno il compito di promuovere e diffondere i materiali legati alle varie iniziative che saranno intraprese. Il perché del progetto arriva dai dati sul fenomeno: secondo l’ ISTAT, infatti, emerge che nelle regioni del nord Italia vi è un maggiore tasso di vittimizzazione, che la fascia di età più a rischio violenza è quella compresa tra i 25 ed i 44 anni e che chi la subisce tra le mura domestiche sono per lo più donne giovani di età compresa tra i 16 ed i 34 anni. Nei Comuni con un numero di abitanti compreso tra 2.000 e 50.000 (Cernusco ne conta 31.000), inoltre, è ancora basso il numero di coloro che considerano un reato la violenza sulle donne. I dati raccolti in città dalla Polizia Locale indicano un crescendo di situazioni di coppia e familiari soggette a episodi e manifestazioni violente: nel 2013 sono stati 23.
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